Mine Vaganti

di Ferzan Ozpetek
Commedia
durata 110 min.
Italia 2010
01 Distribution

Tommaso Cantone risiede a Roma da diverso tempo, dove ha avuto modo di crearsi una sua indipendenza e vive alla luce del sole la propria omosessualità. Dopo parecchio tempo fa ritorno nella sua terra natale, il Salento, dove viene a confrontarsi con i borghesi genitori e una società bigotta. I Cantone sono una famiglia numerosa e bizzarra, nota a Lecce come proprietari di un grande pastificio industriale. Tommaso dovrà fronteggiare la soffocante madre Stefania, con il padre, Vincenzo, deluso dalle scelte di vita del figlio, con la sorella Elena, che aspira ad una vita migliore rispetto a quella di casalinga, e con il fratello maggiore Antonio, che il padre vorrebbe venisse affiancato da Tommaso nella gestione del pastificio. Del numeroso clan dei Cantone fanno parte anche l'eccentrica zia Luciana e la nonna, imprigionata nel ricordo di un amore perduto, ma con una sua dolente e comprensiva saggezza. Tra segreti, liti e colpi di scena, il soggiorno in famiglia di Tommaso si protrarrà più del previsto.
Non mi sputate, fosse per me questi film non li vedrei. Ma ho una fidanzata, e non posso sempre propinarle morti ammazzati, alieni amaranto e bambini che vedono la gente morta. Suona come una giustificazione, ma no... no, che andate pensando!
E poi non è perché sono uno scrittore maledetto, molto dark, un poco pulp, che non posso vedere 'sti film. Intendiamoci. State calmi.
E quindi eccoci qua. L'ho visto, e come tutti i film da cui non ti aspetti un cazzo, ti piace. Premetto che ho visto quasi tutti i film di Ozpetek e Le Fate Ignoranti e La Finestra di Fronte per me sono stati una sorpresa in positivo, un po' meno Saturno Contro.
Questo Mine Vaganti affronta un tema difficile e complesso come quello dell'omossessualità, sviscerandone alcuni aspetti, luoghi comuni, paure, fobie, incomprensioni, ecc, ecc.
Grandi tavolate di gente e famiglie che bevono e si strafogano, attori che ormai sono di famiglia per il regista e che comunque fanno la loro porca figura. Tra scene strappalacrime, gag divertenti e momenti di riflessione, il film scorre via piacevolmente.
Niente di eclatante, non vi allarmate, però si lascia guardare e due ore scarse passano piacevolmente.
Se riuscite come il sottoscritto a farvi sorprendere anche da questo tipo di commedie, allora guardatelo.
Se siete tutti zombie e vampiri dandy succhiameloni, allora lasciate perdere.
GIUDIZIO: 3 su 5

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