Liberi di Scrivere recensisce La Clessidra d'Avorio


La clessidra d’avorio edito nella collana Mezzanotte della Edizioni XII e scritto a quattro mani da Davide Cassia e Stefano Sampietro è senz’altro una piacevole sorpresa per gli amanti dell’avventura e dell’esoterismo [...]

Recensione de La Clessidra d'Avorio a cura di Marcello G. Caputo

Prima recensione de La Clessidra d'Avorio da parte di Marcello Gagliani Caputo.
Molto positiva. Mi ha messo di buon umore.

[...]La clessidra d’avorio è un libro straordinario, innanzitutto per il profondo e metodico lavoro di ricerca bibliografica e storica che c’è dietro, ma anche perché scritto egregiamente. La storia è appassionante, i personaggi incredibilmente reali, l’ambientazione affascinante e quasi palpabile e non mancano i colpi di scena, le fughe rocambolesche e gli inseguimenti stile cappa e spada. La ricerca di questo oggetto dotato di straordinari potere alchemici coinvolge fin dalle prima pagine, ci si affeziona immediatamente allo scettico Darius Berthier de Lasalle, a suo figlio Sebastien, al donnaiolo Moran de la Fuente, e li si segue nel loro viaggio sempre con l’ansia che possa succedergli qualcosa, che questa avventura possa riservargli spiacevoli sorprese.[...]

Leggi la recensione completa su marcellogaglianicaputo.wordpress.com

Lettura di Ognissanti: Melissa, il fantasma della A4

Nella notte del 29 dicembre 1999, in quattro autostrade altrettanti automobilisti furono partecipi, tanto reciprocamente distanti quanto inconsapevoli, di un evento sconvolgente: tutti investirono - o rischiarono di investire - la stessa ragazza, che in tre casi si rivelò essere una visione. Da lì sarebbe nato il caso di Melissa, il fantasma dell'A4, sapientemente raccolto e veicolato da Danilo Arona, maestro del brivido.

Il Consorzio Proloco Valpolicella, Excellence Club e la Libreria il Minotauro,in collaborazione con Associazione Il Corsaro Nero, Comitato Salgariano Valpolicella, Premio di Letteratura Avventurosa "Emilio Salgari", Associazione Il Lupo della Steppa, Delmiglio Editore e Cantina Salgari F.lli  sono lieti di invitarvi al tradizionale appuntamento di lettura di Ognissanti domenica 31 ottobre 2010 alle ore 17.30 presso la Libreria il Minotauro a Verona.

L’evento rientra nel cartellone regionale Veneto Mistero.

Gli attori David Conati ed Elisa Cordioli interpreteranno dei racconti fantastici inediti ambientati nel Veneto, opera di autori di tutta Italia, molti dei quali presenti, che si confronteranno sulla vicenda presso la libreria Il Minotauro.
Una raccolta dei racconti sarà disponibile in libreria ad opera di Delmiglio Editore, con introduzione di Danilo Arona.

Al Termine verranno distribuiti dolcetti e offerta una degustazione Vini Valpolicella a cura della Cantina Salgari F.lli.

Ingresso gratuito. Non accessibile ai portatori di handicap.
Per informazioni:
Consorzio Pro Loco Valpolicella
info@valpolicellaweb.it - tel./fax +39 045 7701920
Excellence Club
club@excellencebook.it – tel. +39 045 8781118


Tra i racconti in lettura per la serata - e che andranno a far parte della nuova raccolta edita da Delmiglio Editore  -  anche opere inedite dei nostri Daniele Bonfanti e Riccardo Coltri.
Non potete mancare!

Usam Ottobre: Classifica Finale!

Mentre lontano, all'orizzonte, bagliori annunciavano battaglie interstellari, astronavi in fiamme non erano ancora arrivate ai bastioni e raggi b balenavano insieme ai cetacei, i giudici hanno preso una decisione.
Questi momenti non andranno perduti per sempre, come lacrime nella pioggia, ma rimarranno nell'albo d'oro di USAM.
È tempo di classifica finale:

1 - Lupastro di Stefano Pastor
2 - Ratti di Roberto Bommarito
3 - Le Metaformosi di un Velocipedista di Giuseppe Agnoletti
4 - Spine di Alberto Priora
5 - Canto del Declivio di Daniele Picciuti

Complimenti a Stefano, un sincero ringraziamento ai giudici e a tutti i partecipanti.
Ci si vede per l'edizione di Novembre.

Carnevale si confonde con Halloween

Il 31 ottobre di quest'anno, per Edizioni XII, sarà il giorno di Carnevale, la nuova raccolta in uscita per la collana Camera Oscura, a cura di Daniele Bonfanti e David Riva.
Dodici racconti, di altrettanti autori, ambientati in una Venezia misteriosa e crepuscolare, ciascuno abbinato a una tavola, opera degli artisti di Diramazioni.
Dalle abitudini raggrinzite della realtà emerge ogni anno un nuovo disordine, insieme tradizione e sberleffo, travestimento e rivelazione, seduzione e raccapriccio. Il mondo si rovescia, le convenzioni svaporano: è l’apoteosi del paradosso, il trionfo dell’errore.
Carnevale.

Storie e maschere spogliate e rivestite dal tempo, attinte senza pudori dalle più vaste fonti, rispettando la sola regola che sia possibile applicare in un giorno simile: aspettati tutto.

In un turbinio di coriandoli insanguinati.
Gli autori: Michael Laimo, Riccardo Coltri, Samuel Marolla, Marica Petrolati, David Riva, Alberto Priora, Stefano Andrea Noventa, Davide Cassia, Simone Corà, J. Romano, Gabriele Lattanzio, Zefiro Mesvell. Nomi conosciuti, nomi in ascesa e nomi nuovi, tutti racchiusi in una cornice narrativa creata da Ian Delacroix e Mario Cella.
Il titolo è già disponibile in prevendita presso l'eshop di Edizioni XII.

USAM Ottobre: I finalisti!

Buongiorno, ragazzi e ragazze.
Dopo lungo dibattito a base di torte in faccia e mousse di salmone avariata, siamo riusciti a stilare la lista dei finalisti di questa XXXII edizione di USAM.
Ecco:

- Canto del Declivio di Daniele Picciuti
- Le Metaformosi di un Velocipedista di Giuseppe Agnoletti
- Lupastro di Stefano Pastor
- Ratti di Roberto Bommarito
- Spine di Alberto Priora

Complimenti ai 5 finalisti e grazie di cuore a tutti i partecipanti.

Concorso Ucronie Impure

Di solito non segnalo una mazza in questo blog, perché sono un pigraccio maledetto e non ho voglia di sbattermi a scrivere e nemmeno a fare copia e incolla.
Ritengo però che questo concorso vada segnalato perché è stato ideato da Alex "McNab" Girola, che stimo come autore e come blogger. Quale concorso?
Ah, sì, si tratta di Ucronie Impure, concorso per racconti brevi, gratuito, e per di più si vincono soldi, libri, un premio speciale segreto e tanta, tanta gloria.
Sponsorizzato da Edizioni XII che ha messo in palio Raimondo Mirabile, futurista, di Graziano Versace, I Ragni Zingari, di Nicola Lombardi, La Corsa Selvatica, di Riccardo Coltri e, per il Miglior Ucronìco, una copia dell'imminente Carnevale di autori vari.
Oltre a questi premi ci saranno anche Per il trono d’Inghilterra, di Harry Turtledove, Prometeo e la guerra – 1935 dello stesso Alessandro Girola, L’inattesa piega degli eventi, di Enrico Brizzi, Stella Rossa, di Fabio Oceano.
Per maggiori info vi rimando al bando completo.

Il 36° giusto di Claudio Vergnani

Anno 2010
pagg 528
Gargoyle Books
(Collana Nuovi Incubi)

Il gruppo di ammazza vampiri più scalcagnato d’Italia, dopo aver ucciso il potentissimo Sire Grimjank, ritorna per dare la caccia ai succhiasangue rimasti al termine dell’invasione vampirica di Modena. Claudio, Vergy e Gabriele, al verde, imbottiti di farmaci e alcol, senza alcun futuro, si ritrovano così a lavorare per Paride, stimato killer di creature della notte, affiancati di volta in volta, di missione in missione, da nuovi alleati: un nano di colore che gira armato di granate e fotografa cadaveri, una giovane ninfomane, un parroco guerriero e molti altri…

Vista la piacevole esperienza con il primo lavoro di Claudio Vergnani Il 18 Vampiro, non ho esitato un secondo a ordinare il seguito, Il 36° Giusto.
Volevo immergermi di nuovo nel mondo di Claudio, Vergy, Gabriele e il resto della combriccola ammazzavampiri.
In un mondo di succhiasangue che brillano al sole e intrattengono rapporti ambigui con adolescenti con problemi esistenziali, è difficile scrivere un romanzo originale che non cada nei soliti cliché e che sia diverso da tutta quella merda che si è riversata in questi ultimi anni nelle librerie di tutto il mondo.

Cosa mi è piaciuto: lo stile ricercato e allo stesso tempo scazzato dell'autore, che fa sì che il lettore si senta subito a suo agio e non in difficoltà nella comprensione di elaborate metafore e periodi troppo lunghi e stressanti.
La caratterizzazione dei personaggi ovviamente invariata rispetto al primo per i due co-protagonisti e il cambiamento di altri. Almeno io ho avuto la netta sensazione che Gabriele sia diventato più cazzuto, soprattutto nei dialoghi. Ecco, appunto, i dialoghi sono uno dei punti forti della scrittura di Vergnani, il rapporto tra Claudio e Vergy sfocia spesso in scenette esilaranti, mi sono fermato spesso per ridere di gusto, anche a letto, mentre la mia dolce metà mi guardava con sospetto.
Le ambientazioni sono tinteggiate con maestria e sempre evocative. Il 36° giusto intrattiene, fa dimenticare il mondo esterno, ci fa immergere nella dimensione voluta dall'autore, e, a volte, fa riflettere, con pillole di filosofia spicciola buttata qua e là da Claudio, il narratore in prima persona.

Cosa NON mi è piaciuto: l'eccessiva lunghezza di alcune parti, soprattutto la prima, quella ambientata nel cimitero, prende praticamente metà libro, e a volta si ha la sensazione che alcune parti siano forzate, allungate a dovere, minestra annacquata. Occhio, solo alcuni passaggi, nel complesso tutto il pezzo è sensazionale.
Trama meno strutturata rispetto al 18°, a volte ho avuto come l'impressione che l'autore sia andato a orecchio (come dice spesso Vergnani) scrivendo un po' quello che gli faceva più comodo e che non ci fosse un canovaccio ben definito.
Nel libro, oltre a una cascata di sangue e merda, l'autore fa spesso ricorso a un uso spropositato di parolacce e figure retoriche scurrili. Chiariamo, come ben sapete non sono un'educanda, anzi, la maggior parte sono divertenti, a volte però si ha la sensazione che tutta questa cascata di cazzi in culo, merda, e coglioni sia un po' eccessiva sulla lunga distanza.
Non lo so, ho avuto la sensazione che questo secondo capitolo sia solo una transizione verso il terzo dove probabilmente ne accadranno delle belle.

In conclusione dico che anche questo secondo libro mi ha rapito e portato nella dimensione voluta dall'autore, ma, come il primo, si ha la sensazione che alcune parti potevano essere anche tagliate o accorciate, e, con un po' più di cura nell'editing, avrebbe potuto raggiungere livelli di eccellenza.

Giudizio finale: 3,5 su 5

La Città verra distrutta all'alba - The Crazies

di Breck Eisner
USA, EAU 2010
Horror
Medusa

David Dutton, sceriffo di una piccola città del Kansas, cerca di proteggere con tutte le sue forze sua moglie Judy, dopo aver scoperto che qualcosa in città sta facendo impazzire le persone...

Rifacimento del omonimo film di Romero del 1973. Non l'ho visto, ma se era come questo... forse nel 1973 era all'avanguardia...

Cosa NON mi è piaciuto: trama scontata, plot obsoleto e all'antitesi dell'originalità. Vi dico solo che anticipavo la trama anche di 10 minuti, non perché io sia l'indovino pane e vino, ma perché veramente lo spettatore è ormai abituato a comprendere e ad attendere cosa accadra alla scena successiva, soprattutto con certi generi, e viene quindi deluso se accade. Ebbene, in questo film succede sempre. Deprimente. I personaggi ingessati, calati in un cliché che ha rotto un po'. Il supersceriffo bravo, buono e bello, con due coglioni così, indomito, coraggioso, pronto all'azione in qualsiasi contesto. Le donne che urlano e si chiudono a riccio invece di reagire. La solita minestra dell'esperimento batteriologico sfuggito al governo ci ha stufato. Possibile che a 'sti governi sfugga sempre qualcosa? Anche qualche bel peto? Ci sarebbero tanti bei libri di cui fare la sceneggiatura, invece di produrre sempre la solita roba. Capisco che il cinema è un business, ma rischiare un po' di più magari può giovare al prodotto finale.

Cosa mi è piaciuto: ben poco. La storia scorre bene, è adrenalinica in diversi punti. La violenza, il sangue, esplosioni verdi, gente che entra e esce volando, al sottoscritto fanno sempre piacere, ma non può bastare solo questo per fare un film accettabile.

Giudizio: 1,5 su 5

Doll in Love

Come ho già accennato nel post precedente, mentre ero in fase di stesura de L'Anima Errante, mi venne un'idea folgorante e, invece di masticarla e poi lasciar perdere, scrissi immediatamente un soggetto.
L'illuminazione venne da un articolo che lessi online, trattava del lancio delle Real Doll, bambole con esoscheletro in PVC e corpo in silicone, praticamente quasi una copia reale di una donna, con il vantaggio che non parla... ehm, scusate. Naturalmente, spinto dalla curiosità e dalla lussuria che mi contraddistingue da sempre, andai a sbirciare le foto sul sito ufficiale. Le trovai inquietanti, e da qui l'idea per un romanzo. Di certo non originale, ma con spunti che trovato stuzzicanti.
Cosa? Direte voi. Be', una real doll che vive, esiste e, purtroppo, parla (ehm...). Nonostante alcune perplessità di tipo procedurale, iniziai la prima stesura, con una bozza di canovaccio non troppo complesso. La trama era semplice, un tizio un po' sempliciotto vede la bambola nella vetrina di un negozio e subito se ne innamora. Fa dei debiti per acquistarla (il prezzo attualmente varia dai 6000 ai 10000 dollari, ma all'epoca costava 16000) e la porta a casa.
Potrebbe essere considerato un romanzo d'amore, ma in realtà sfugge a una classificazione ben precisa, perché ha alcune contaminazioni horror e situazioni al limite e oltre il grottesco. Mi sono divertito molto a scriverlo, anche se rimane, a mio avviso, il mio romanzo di più difficile interpretazione e quello dove i lettori hanno dato pareri discordanti.
Succede sempre: non si può accontentare tutti, ma quelli che avevano letto La Prigionia del Cielo e Morte di un Perdente rimasero un po' delusi da questo mio nuovo lavoro.
Forse il segreto di un autore di successo è quello di rimanere fedele allo stesso genere e non uscire dai binari. Io, purtroppo o per fortuna, mi annoio e tendo a sviluppare le idee che ritengo buone anche se non ricalcano esattamente il genere che la gente si aspetta. Di fatti mi sento sempre un po' in imbarazzo quando mi chiedono che genere scrivo. Se guardate le opere che ho prodotto negli anni si spazia dall'avventura all'umoristico (cit. dalla terza di copertina de La Clessidra d'Avorio) e spesso il genere in cui sono catalogati non definisce esattamente il romanzo.
Come ho già detto forse è una debolezza, per fidelizzare il pubblico si deve restare fedeli a una linea e seguirla e non seguire l'estro del momento. Vi dico chiaramente che non lo farò mai e che seguirò sempre quello che mi passa per la testa.
Comunque la prima stesura mi portò via circa 4 mesi, poi ci fu una fase di riposo per togliermelo dalla testa e in cui finii L'Anima Errante. Lo ripresi dopo qualche mese, feci un paio di editing e lo inviai a diversi editori. La speranza era poca, ma tentare non costa nulla, o perlomeno il costo preventivato di stampa e invio manoscritti (ai tempi l'email era ancora un oggetto del mistero, anche se molti editori sono ancora legati ai papiri spediti - forse per ridurre i costi o per convenzione, o semplicemente perchè non è di moda leggere e fare revisioni a video... boh). Comunque non rispose nessuno e mi buttai su Montedit. Il libro uscì nel 2003. Ne comprai ben 300 copie. Fu tale il successo che ancora oggi in garage ne ho circa un centinaio che pian piano sto smaltendo rifilando a chiunque mi chieda un mio romanzo.
La scenetta è la seguente:
tizio: "ah tu scrivi, ma che cosa?"
io: "di solito libri..."
Risatina nervosa.
T: "sì, eheheheh, avevo capito, ma che genere?"
IO: "Hard Boiled."
T: "Eh?" faccia perplessa
IO: "Scherzavo, non ho in realtà un genere ben definito
ERRORE. Faccia delusa
T: "Ah..."
IO: "Ne ho scritto uno praticamente porno..."
La faccia si illumina.
T: "Fico!"
E la maggior parte delle volte riesco a piazzarlo. Se l'interlocutore è donna, la butto sulla storia d'amore e via.
Ritengo che sia un buon romanzo, ci sono dei passaggi divertenti e la caratterizzazione del protagonista non è male, anche se a volte può risultare irritante. La storia è intrigante, anche se alla lunga forse un po' ripetitiva in alcuni punti. Alcuni lettori sono rimasti entusiasti di Doll in Love, soprattutto quelli che lo hanno letto come mio primo romanzo e forse non hanno fatto confronti con Morte di un Perdente e La Prigionia del Cielo. Questo non significa che sia inferiore a questi titoli, e sapete benissimo anche voi quanto è soggettivo il giudizio di un lettore, soprattutto se non seriale.
L'ultima cosa che posso dirvi è: compratelo, devo mantenere la famiglia.

USAM Ottobre: i racconti in gara

Anche questo mese è stato raggiunto il limite di 15 racconti nella XXXII edizione di USAM - Una Storia al Mese.
Agguerriti e con baionette e penne bic in mano a mo' di arma, i 15 autori si sfideranno fino alla fine per raggiungere l'agognata meta, cioè diventare i 5 finalisti che verranno massacrati dalla giuria.
Eccoli:

1 - Baciami, Virgil! - di Virgilio Tuzzi
2 - Canto del declivio - di Daniele Picciuti
3 - Il delirio del Presidente - di Leonardo Boselli
4 - La casa delle bambole - di Alessandro Cal
5 - La vita è una metafora - di Armando88
6 - L'ascensore - di Antonino Alessandro
7 - Le Maestre Esplosive di Maurizio Bertino
8 - Le Metaformosi di un Velocipedista - di Giuseppe Agnoletti
9 - Lupastro - di Stefano Pastor
10 - Prima che qualcuno potesse dire "Chi?" - di Attilio Facchini
11 - Ratti - di Roberto Bommarito
12 - Slot machine - di Luca Pagnini
13 - Spine - di Alberto Priora
14 - Un caso d'avarizia - di Gargaros
15 - Una vecchia co(no)scienza - di Marcello Gagliani Caputo

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