Main Street

di John Doyle
USA 2010
Drammatico

I protagonisti del film sono persone residenti in una piccola cittadina del Nord Carolina, colpita dalla grave crisi economica, dopo anni di fiorenti guadagni grazie al tabacco. Nonostante ciò i protagonisti vivono una tranquilla esistenza, fino all´arrivo di uno straniero, accompagnato da una pericolosa novità.

Un film inutile. E non me ne capacito. Probabilmente sono io che non ho le onde alfa in sintonia per capire questa sceneggiatura. Probabilmente si voleva essere originali e alternativi, creando qualcosa di diverso dai soliti canoni hollywoodiani. Il problema è che per farlo non basta un cast d'eccezione, dialoghi che sembrano presi dalla vita reale e una storia che potrebbe raccontarla mia zia parlando del suo vicino. Perché Main Street questo è: la storia di una cittadina americana morente, con persone ordinarie, un poco bigotte e boriose. E fin qui niente di male, anche se io, personalmente, non c'avrei fatto un film. La vita della cittadina viene un po' smossa dall'arrivo di un aitante giovanotto (Colin Firth) che deve infilare da qualche parte bidoni di materiale da smaltire e allora affitta un magazzino da un'anziana signora, un po' rincoglionita. E la storia parte per la tangente su questo fatto. La cittadina si risveglia perché almeno qualcosa è accaduto, e la società di smaltimento potrebbe far rinsavire l'economia locale facendo installare un impianto di riciclaggio.
Il confronto tra il nuovo arrivato e i cittadini, scettico e di chiusura in un primo tempo, poi pian piano si ammorbidisce e tutti sembrano accettare il fatto che la città avrà probabilmente un impianto di rifiuti speciali. Poi succede un incidente e tutto va a puttane. Colin Firth si ravvede e non vuole più lavorare come monnezzaro, e il film si conclude con la luce di rivelazione nei suoi occhi: "No, non voglio fare lo smaltitore, cazzarola!". Titoli di coda.
Ecco, boh, non so. Veramente noioso. Lento. Non succede una ceppa. Gli attori sembrano tutti sotto psicofarmarci, i dialoghi sembrano improvvisati, buttati lì alla cazzo di cane, probabilmente apposta, ma l'effetto è ridicolo. Io mi sono veramente sforzato di vedere la fine, giusto per capire dove si andava a parare.
E dove si va a parare? Contro un muro di noia.
Evitatelo.
Giudizio: 1 su 5

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