Vuoi essere lo scrittore dell'anno?

Nasce il Karma Tournament, la più ambiziosa iniziativa di Edizioni XII, per scrittori ambiziosi, per incoronare, alla fine, lo Scrittore dell'anno.
Come? Semplice, basterà partecipare ai concorsi inclusi nel circuito del Karma Tournament. Quante più vittorie (e piazzamenti) otterrai, tanti più Punti Karma ti verranno assegnati.
A fine stagione, che coinciderà con la chiusura del Circo Massimo 2011, vincerà colui, o colei, che avrà ottenuto il maggior numero di Punti Karma.
In ballo ci sono la gloria – il vincitore verrà ampiamente pubblicizzato e ospitato sui siti e blog del network di Edizioni XII – e la valutazione di un manoscritto del vincitore da parte della redazione editoriale.
Trionfare non sarà affatto facile. Bisognerà faticare e tenere alta la concentrazione, cercare la vittoria, o almeno strappare punti preziosi agli avversari, elaborare una strategia per ogni singolo concorso. E scrivere meglio degli altri. Di tutti.
Espandi il tuo Karma. Solo così potrai essere lo Scrittore dell'anno.

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Notte buia, niente stelle - Stephen King

Anno 2010
pagg 418
Sperling & Kupfer

Quando esce un nuovo King la tendenza è ormai quello di criticarlo per partito preso. È una mia impressione, ma mi pare che al vecchio Stevie non venga perdonato niente, soprattutto per certe cadute di stile del passato e per romanzi così così, come ad esempio, The Dome. Spesso si dice di lui che se anche scrivesse la lista della spesa venderebbe comunque, e forse è vero, visto come si muove il mercato quando vengono pubblicati i grandi nomi.
Invece questa ennesima raccolta di racconti (lunghi) è, a parer mio, di pregievole fattura.
Lo ammetto, io sono un po' di parte, il Re è e sarà sempre il mio autore di riferimento, lo scrittore con cui sono cresciuto, di cui ho letto quasi tutto, uno dei motivi per cui ho iniziato a scrivere.
Questa nuova raccolta ha due ottimi racconti, uno buono e uno così così, ma comunque affascinante. È vero, il King è quello di mestiere, quello mosso da un bisogno compulsivo di espellere parole e creare mondi, ma il suo stile è inconfondibile, e porta il lettore dove vuole, ammaliandolo sempre con la sagacia delle caratterizzazioni dei personaggi.
Il primo racconto, 1922, è un buon pezzo, che parte un po' in sordina per poi aumentare con un climax adeguato e sorpendere in modo discreto nel finale. Ottima l'ambientazione, di una tristezza voluta, dipinto di grigio, lo spaccato di vita di uno stato americano lontano dagli sfarzi delle grandi città, di esistenze legate alla terra.
Poi l'ottimo Maxicamionista, soprattutto la caratterizzazione della protagonista, il suo disagio interiore, la disperazione e la svolta, la forza di volontà e la determinazione generata dalla rabbia e dalla brama di vendetta. Sprazzi di follia, sdoppiamenti di personalità divertenti e introspettivi condiscono piacevolmente il tutto.
Il terzo racconto, La giusta estensione, è quello così così, il più breve rispetto agli altri tre. Nonostante sia intrigante, è sviluppato in modo frettoloso, i personaggi, anche se credibili, sono solo abbozzati, il racconto scorre via troppo veloce e finisce subito. Il finale non c'è. Nel senso, che probabilmente è quello meno prevedibile, è un non-finale, il lettore si aspetta tutt'altro epilogo e invece si rimane un po' a bocca asciutta. Forse nella mente del Re era l'unico finale possibile, o forse non sapeva proprio come finirlo e l'ha lasciato così.
Il quarto racconto è molto bello, qualche punto in meno rispetto a Maxicamionista, ma Un bel matrimonio mi ha soddisfatto, ha appagato la mia sete di storia ben costruita, di personaggi kinghiani, di pathos, incertezze, spaccati di vita ordinaria che si trasformano in puro orrore, quello più sottile, quello psicologico, quello che coinvolge gli affetti più cari, quello che fa riflettere sulle maschere che portiamo ogni giorno, tutta la vita, e quello che si cela dietro il perbenismo della maggior parte della gente.
Insomma, questo romanzo mi ha soddisfatto, l'ho divorato in pochi giorni, mi ha immerso in quei mondi che ho sempre cercato e trovato in King. Io lo consiglio ai fan del Re e mi prendo anche la responsabilità di consigliarlo a chi lo legge per la prima volta o è scettico verso questo nuova sfornata di uno degli scrittori più prolifici del secolo scorso. Poi, al limite mi picchierete, ma badate che sono grosso e cattivo.
GIUDIZIO: 3,5 su 5

USAM Gennaio: Classifica finale!

Eccomi, di ritorno dalla battaglia finale per decidere la classifica. Ho dovuto uccidere tutti, sono imbrattato di sangue e viscere dalla testa alle anche, ma ne è valsa la pena. Se continua così non ci saranno più giurati...
Bando alle chiacchere, enunciamo i finalisti:


1 - Pontem Perpetui Mansurum in Saecula di Alberto Priora
2 - Le viscere della mente di Leonardo Boselli
3 - Belladonna di Attilio Facchini
4 - Oscure metà di Luca Pagnini
5 - Un ragazzo e il suo cane di Stefano Pastor

Complimenti ad Alberto e ai finalisti. Grazie a tutti, baci a tutti, ci vediamo per l'edizione di febbraio.

USAM Gennaio 2011: i finalisti!

Buonasera a tutti. È con letizia e solerte misticanza (con un goccio di angostura) che vado ad annunciare i 5 finalisti di questa XXXV edizione di Una Storia al Mese.
Eccoli qua:


- Belladonna di Attilio Facchini
- Le viscere della mente di Leonardo Boselli
- Oscure metà di Luca Pagnini
- Pontem Perpetui Mansurum in Saecula di Alberto Priora
- Un ragazzo e il suo cane di Stefano Pastor

Complimenti ai magnifici 5 e un grazie di cuore a tutti i partecipanti, a chi ha commentato e ai giudici.
Al 23 per il giudizio finale!

Il meme io non lo faccio...

E sapete perchè? Because mi vergogno dei numeri fatti dagli altri, ecco il motivo.
Tutti a sparare cifre che io mai riuscirò a raggiungere  a fare i lettori duri duri, e io?
Io, cazzarola, arrivo forse a malapena a 30...
Quello che sinceramente ammazzerei e Gelostellato, che ha letto 60, dico sessanta, libri nel 2010, e dice di averne letti pochi (te cagnassero le mosche...)
Ho capito. Devo giocare meno con i videogiochi e pensare di più a leggere... cazzo, cazzo.
Vabbeh, dai, la faccio 'sta cosa, anche se mi rattrista un pochino.
Comunque 'sto blogghe non se lo filano in molti quindi, forse, la figura di merda è circoscritta.

Quanti libri hai letto nel 2010?
25, sigh, forse ne dimentico qualcuno, ma non arrivo ai 30...

Quanti erano fiction e quanti no?
23 f e 2 saggi

Quanti scrittori e quante scrittrici?
Ehm, tutti uomini...

Il miglior libro letto?
Ninna Nanna di Chuck Palahniuk

E il più brutto?
Uomini che odiano le donne - Stieg Larsson

Il libro più vecchio che hai letto?
La Morte ci sfida - Joe R. Lansdale

E il più recente?
Carnevale di A.A.V.V.

Quale il libro col titolo più lungo?
I tre giorni all’inferno di Enrico Bonetti cronista padano di Valter Binaghi

E quello col titolo più corto?
Carnevale

Quanti libri hai riletto?
Nessuno

E quali vorresti rileggere?
On Writing di King, devo rileggerlo ogni tanto per capire che voglio continuare a fare lo scrittore.

I libri più letti dello stesso autore quest'anno?
Diversi a parimerito, cioè 2: Vergnani, Koontz, Palahniuk, Moers, Zafon

Quanti libri scritti da autori italiani?
12. Che bel numero!

E quanti dei libri letti sono stati presi in biblioteca?
Nessuno.

Dei libri letti quanti erano ebook?
Uno: Prometeo e la guerra - 1935 di Alessandro Girola

Dexter 5a stagione

Non ho mai fatto mistero di apprezzare all'inverosimile questa serie. Prima di tutto perché scritta, bene, con attori eccezionali, dialoghi divertenti, incisivi e mai banali.
Ho appena finito di vedere l'ultima puntata della 5a serie, la dodicesima. Ecco, questo è un altro punto a favore: la storia non viene diluita per spalmarsi su 20 puntate e il pathos e la suspense sono sempre ai massimi livelli.
Dalla prima all'ultima puntata anche stavolta Dexter non mi ha deluso: colpi di scena, emozioni a non finire e molto sangue. Il finale forse è un po' scontato, ma era probabilmente l'unico possibile, diciamo che lo spettatore si aspetta il botto come nella 4a serie, ma in realtà tutto defluisce verso le naturali conseguenze di quelli che sono i fatti principali di questa stagione.
Non è facile mantenere questo livello di eccellenza per 5 stagioni di fila, e devo ammettere che questa serie mi sorprende sempre in questo senso.
È difficile fare confronti con altre serie e con le varie stagioni, diciamo che questa è interessante perché c'è un ulteriore sviluppo del protagonista e dei personaggi che gli gravitano attorno.
Insomma i miei complimenti agli sceneggiatori per la coerenza, la costanza, l'originalità, le rarissime cadute di stile e tutto quello che gravita attorno a questa serie.
Non è facile mantenere la concentrazione dello spettatore in focus e non confondere, come fanno, alcune di proposito, altre serie.
Io eleggo Dexter la mia serie preferita.

USAM Gennaio: i partecipanti

Non posso non aprire augurando un felice 2011 a tutti.
La XXXV edizione di USAM si è aperta allo scoccare della mezzanotte, quando botti, fuochi d'artificio, trick & track annunciavano l'inizio di un nuovo anno. Pensavo che gli affezionati partecipanti del concorso non avrebbero raggiunto il quorum di 15 racconti oggi, e, ancora una volta, sono stato smentito.
Ecco i 15 partecipanti delle edizione di gennaio:
  1. Altrove, di Selene B.
  2. Belladonna, di Attilio Facchini
  3. capodanno, di Michele Schirinzi
  4. Dante Compulsivo, di Giuseppe Agnoletti
  5. Flamenco, di Ferruccio Gianola
  6. Il ritorno, di Daniele imperi
  7. Le viscere della mente, di Leonardo Boselli
  8. Omicidio di Natale, di Marcello Gagliani Caputo
  9. Oscure metà, di Luca Pagnini
  10. Pontem Perpetui Mansurum in Saecula, di Alberto Priora
  11. Pr Medjed, di Andrea Viscusi
  12. Tempus Fugit, di Maurizio Bertino
  13. Un ragazzo e il suo cane, di Stefano Pastor
  14. Vermi, di Carmelo M. Tidona
  15. Yo Wrd, di Ariano Geta
Questi magnifici 15 si sfideranno a colpi di commenti, voti e correzioni, fino al giudizio finale del 23.
In bocca all'orco, quindi.

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