Oblivion - il film

Preso perché era allegato a Panorama, giusto perché ero curioso e non avevo mai sentito parlare di questo titolo. Dovete capirmi, avere due figli piccoli a volte ti porta a non informarti adeguatamente sulle ultime uscite.
Quindi partito a guardarlo con aspettative azzerate, aspettandomi una cagata pazzesca, anche se c'è quel nano scientologo di Tom Cruise e Morgan superuga Freeman.
Quindi sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla trama, dagli effetti speciali e dal film nel suo insieme. Certo, non c'è da gridare al capolavoro, ci sono dei difettucci secondo me, ma, tutto sommato, è un buon film che si lascia guardare e che alla fine intrattiene e diverte.
Ho dei dubbi su alcuni punti focali del tessuto narrativo, e della coerenza dei fatti, c'è qualcosa nel mio cervello che stride e che mi suggerisce, come un campanello d'allarme, che esiste qualche piccolissima incongruenza, che però non riesco a quantificare a livello razionale (forse dovrei rivederlo un'altra volta).
Niente di originale, per carità, c'è un bel mix di elementi sci-fi già visti in altre pellicole, già letti in altri romanzi, ma comunque una mescolanza che da i suoi risultati.
C'è anche l'ammmore, sì, quello lì che fa storcere il naso ad alcuni spettatori/lettori di questo genere. Ma qui è la forza motrice della trama (mio dio, è la forza motrice di tutto, di tutto...) e alla fine io ho pure pianto, cazzarola, prendetemi pure per il culo. Oltre a questo c'è il valore, il coraggio, il sacrificio e tante altre belle cose che non paion buttate lì, ma hanno il fine di emozionare. E ci riesce (almeno con me che ultimamente ho la sfera emotiva tutta scombussolata).
Se siete appassionati di fantascienza, guardatelo pure, senza aspettarvi una  rivoluzione, se non lo siete, ma vi piacciono comunque i film discretamente complessi, potreste rischiare anche di divertirvi, se non vi piacciono i film, pettinatevi.

Deserto rosso - Abitanti di Marte di Rita Carla Francesca Monticelli

Secondo capitolo che mantiene tutte le aspettative del primo episodio, arricchendo e ampliando quel che già si è visto in Punto di non ritorno.
C'è un piccolo problema: inizio a diventare insofferente nei confronti di Anna Persson, perché è isterica, lunatica e troppo impulsiva. Al contrario mi sta troppo simpatico Hassan (è così, che vi devo dire?).
Sento già le risposte dei maschilisti: è normale, perché è una donna e... ahia, ahia, quante mazzate virtuali che mi prendo.
Per il resto la storia scivola via che è una bellezza e non si riesce a togliere gli occhi dalle parole fin quando avidamente non si è giunti alla fine e si clicca inevitabilmente sul terzo episodio.
Questa non è fantascienza fredda e impalpabile come il vuoto cosmico o come Plutone nei mesi invernali :). I personaggi di questa autrice sono vivi, hanno dei sentimenti, sono molto umani. Questo non deve far storcere il naso ai bruti con lance e pistole laser, abituati a leggere di droni, robot e satelliti dalle facce buie. Intrighi, amore, odio, valore e amicizia, sono il sale di questo racconto, ma anche l'esplorazione, la colonizzazione, lo sci-fi puro, il tutto mescolato in un cocktail davvero delizioso.
Un'ottima lettura.
Consigliato.

L'anima errante - commento di un lettore

SINOSSI:
Matteo Mosseni è uno scrittore in crisi creativa. Per ritrovare l’ispirazione perduta, acquista, con gli ultimi soldi che gli rimangono, una villa ottocentesca. L’edificio però nasconde un segreto imprigionato tra le sue mura da secoli.
In una girandola di colpi di scena, Matteo si ritroverà a fare un patto diabolico per riguadagnare il successo perduto.
Ritornerà ai fasti di un tempo. Ma a quale prezzo?

Scritto nel 2001 dopo un periodo in cui non scrivevo nulla da un po'. Ripreso nel 2012 e rieditato, è stato poi pubblicato in self-publishing nel marzo del 2013.
Vi lascio il commento di un lettore inviato tramite mail:

E’ un libro estremamente scorrevole, nel quale l’autore riesce a “giocare” con diversi generi, mescolandone elementi per creare una storia originale e piena di sorprese inaspettate. Apprezzo molto l’ironia che condisce sempre i libri di Cassia, il cinismo e la disillusione che contraddistinguono i suoi personaggi, e anche in questo caso Matteo è un personaggio credibile e simpatico, una sorta di antieroe di tutti i giorni che si ritrova in una situazione che non può che sfuggirgli di mano, attorniato da altri antieroi. Non ci sono buoni e cattivi, insomma, solo persone vive.





Zero di Anna Starobinec

Romanzo distopico dalla trama complessa e dalla struttura narrativa insolita ed efficace. Non certo originale, perché fonde idee di alcuni classici del genere, rielaborandoli in chiave più moderna, ma in modo brillante e stimolante.
Interessante come affronta tematiche calde del nostro tempo, concentrandosi sui rischi dei social network e del distacco dalla realtà come la viviamo tutti i giorni.
Anna Starobinec scrive un romanzo apocalittico, concentrandosi però sul post e su come il mondo si è riallineato per non morire, riscrivendo in chiave originale molti concetti che la nostro società attuale da per scontati, ma che nelle storie distopiche vengono sempre stravolti e messi in discussione.
Nonostante la complessità del testo, il romanzo scorre via piacevolmente, soprattutto per il cambio sistematico del punto di vista del narratore, che porta, a volte, a riscrivere la stessa scena, vista, appunto, da personaggi diversi.
Se cercate un buon romanzo di fantascienza, questo potrebbe soddisfare il vostro palato. Piacevole e mediamente complesso.

La lancia di Marte - Alessandro Girola

Anche con questa triade di ebook Alessandro Girola non si smentisce: bravo, capace e coinvolgente. Oramai sta diventando una garanzia, un marchio di qualità, tipo il DOP.
Leggere i suoi racconti è sempre un piacere, perché ti fanno sentir bene, ti invogliano alla lettura e non vedi l'ora di sfogliare qualcos'altro di questo autore.
La lancia di Marte ci catapulta in una realtà ucronica molto ben articolata, con mostri, dei, azione, sangue, morte. Cosa si può chiedere di più a un racconto?
I personaggi hanno uno spessore notevole, ben caratterizzati come sempre. La trama è bella tosta e tiene incollati alle pagine, sbranandole per sapere come va a finire.
Girola, come ho già ribadito quasi a noia, è uno dei più autorevoli autori della scena italiana degli auto-pubblicati, rafforzando ancora di più il concetto che i bravi scrittori non si trovano solo in libreria.
Tirando le somme dico che il prezzo è contenuto, il proposito è quello di divertire, e ci riesce in pieno.

p.s.: ah, in  futuro ci sarà anche un quarto episodio.




Netgamers in versione cartacea su Amazon

Siete dei tecnofobi, oppure non amate leggere libri in formato ebook perché fa male agli occhi, non avete il supporto adatto, oppure amate il profumo della carta stampata?
Finalmente potete acquistare in formato cartaceo il romanzo Netgamers su Amazon.
Questo è il link.
.

SINOSSI
Può un videogioco diventare come una droga? Creare dipendenza? Questo romanzo cerca di dare una risposta a questi interrogativi attraverso la storia di quattro personaggi reali totalmente diversi l'uno dall'altro e dei loro alter-ego digitali.

Deserto rosso - Punto di non ritorno di Rita Carla Francesca Monticelli

La fantascienza in Italia viene poco considerata, per lo meno dall'editoria tradizionale, è un genere di nicchia, e di solito sono veramente pochi quelli che si avventurano a pubblicarla, generalmente  poi solo autori stranieri.
Gli scrittori italiani non vengono quasi considerati, è pensiero comune che siamo gente da commedia, tragedia, storie strappalacrime alla Moccia.
Figuratevi poi se a scrivere sci-fi è una donna. Apriti cielo! No, non sono capaci, le donne devono scrivere d'amore, e tutto ciò che ne consegue, con preconcetti e pregiudizi da far invidia al peggior sessista.
Se avete un minimo di testa, potrete capire da soli che non è così. Di scrittori di fantascienza, e non solo, l'Italia s'è desta, magari non al grande pubblico, ma, fortunatamente, nel mercato degli e-book e del bistrattato mondo del self-publishing, che sta lievitando a vista d'occhio con percentuali spettacolari in uno scenario in piena crisi (il cartaceo, si intende), sono più vivi che mai.
Rita Carla Francesca Monticelli è un fulgido esempio di questo rampante movimento. Una scrittrice di fantascienza in piena regola, che non sfigura al confronto di nessun collega uomo, che sa usare bene i ferri del mestiere, e che, a quanto vedo e a quanto mi riferiscono, è anche brava a promuoversi.
Questo primo episodio della saga Deserto Rosso testimonia quanto scritto sopra. Trama intrigante, articolata, tessuto narrativo che si intreccia sapientemente con livelli temporali diversi (flashback & flashfoward direbbe uno più intelligente di me), ottima caratterizzazione dei personaggi che creano empatia e fanno immedesimare a tempo zero il lettore, portandolo fino alla fine con la voglia di continuare a leggere. E così è stato, non appena ho concluso questo primo episodio, ho acquistato subito gli altri 3 con l'intenzione di sorbirli tutti di un fiato.
Oltre a tutto questo, il prezzo dei quattro episodi è veramente irrisorio, un paio di caffè e potete godere di una storia coinvolgente.
A presto con le prossime recensioni degli altri tre episodi.

Il bello e il brutto del self-publishing

Io ho scelto il self-publishing, lo ammetto, per pigrizia, per convenienza e perché sono conscio che i miei manoscritti molto probabilmente non supererebbero le forche caudine degli editori tradizionali.
Chiaro, il SP ha i suo pro e i suoi contro. A favore c'è la possibilità di pubblicare immediatamente quello che è appena uscito bello caldo dall'ultimo editing e vederlo online dopo pochi giorni, pronto per essere venduto.
Inoltre mi da la possibilità di scrivere quel che mi pare, non che prima non lo facessi, ma mentre scrivevo ero consapevole del fatto che quello che stavo creando non avrebbe suscitato l'interesse di alcun editore (dei lettori probabilmente sì :)).
Come me, molti degli scrittori non considerati dagli editori, hanno scelto questa via, alcuni anche idealizzandola, e raggiungendo il grande pubblico in un modo che probabilmente non avrebbero potuto fare con i metodi tradizionali.
Vi snocciolo alcuni numeri: da quando è stato pubblicato, nel gennaio del 2013, Netgamers ha venduto ben 125 copie, e, credetemi, sono tante, senza uno straccio di promozione, se non il passaparola e qualche adv su facebook.
Inferno 17, senza nemmeno il tam-tam di FB ha venduto ben 86 copie. Complice sicuramente anche il prezzo contenuto (1,49 euro).
Io non sono un idealista, accetterei volentieri un contratto con un grande editore, non sono mica scemo, ma forse non accetterei delle forzature o dei paletti di sorta.
Ci sono anche molte sfaccettature che possono far storcere il naso a chi si avventura nella ricerca di qualcosa di valido nel vasto mare degli autori auto-pubblicati.
È vero, non c'è nessun tipo di filtro, la sciura Maria del quarto piano potrebbe pubblicare la sua lista della spesa e cercare di venderlo su Amazon a 10 euro. Ma, chi lo acquisterebbe?
Sì, c'è tanta spazzatura, d'altronde c'è anche nei libri cartacei pubblicati dagli editori tradizionali. Insomma, quando si va in libreria, si deve conoscere il prodotto che si va ad acquistare, senza sparare nel mucchio e sperare di essere fortunati.
Io, prima di acquistare un autore SP che non conosco, leggo le recensioni degli altri lettori, scarico l'anteprima (Amazon da questa possibilità, per questo lo amo, anche se so che non a tutti sta simpatico) e, se il libro merita, lo compro.
Conta sicuramente anche il prezzo. Un libro auto-pubblicato non dovrebbe superare la soglia dei 3-4 euro, meglio se al di sotto dei 2. I grandi editori comunque si ostinato a buttar fuori ebook a prezzi ancora troppo alti.
Insomma i mezzi per trovare roba buona, a volte anche ottima, nel marasma del SP, esistono, tutto sta nell'esercitare per bene la propria professione di lettore. In giro, su vari blog, si trovano anche recensioni degli stessi libri auto-pubblicati, e spesso sono veritiere.
Sì, io sono di parte, perché sto da questa parte della barricata, ma sono stato anche dall'altra, e un libro, se merita, non esclude l'acquisto virtuale o cartaceo.
Il mercato del SP si sta consolidando, ormai è una realtà, forse è ancora pionieristico, ma è impensabile mettere dei paletti, perché stroncherebbero quelle che sono appunto le peculiarità di questo tipo di pubblicazioni.
Poi, lo ribadisco, gli strumenti per scremare ci sono ed è bene usarli.

La loggia nera dei veggenti di Fabio Delizzos

Bel romanzo. Sarà perché mi è sempre piaciuto il periodo storico di ambientazione, sia perché l'autore è stilisticamente molto valido.
Un trama intrigante, personaggi ben tratteggiati e caratterizzati, mistero, elementi esoterici, poteri medianici, insomma tanta robba che interessa il sottoscritto.
A volte ci si confonde un po' negli intrecci del tessuto narrativo, ma ho come l'impressione che non sia una colpa dell'autore ma dell'encefalo del lettore.
Ho passato delle piacevoli ore di lettura, e questo credo sia il complimento migliore che si possa fare a un romanzo. L'autore è bravo nel creare atmosfere e situazioni in cui piacevolmente ci si perde.
Forse alcuni tra i tanti argomenti trattati non vengono approfonditi come meriterebbero, ma è l'unico piccolo neo di un romanzo che merita l'acquisto anche solo per il prezzo contenuto.

Vuoi vedere anche...

Related Posts with Thumbnails